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Il Grillo parlante

La voce di Gabriele per i lettori del Corriere del Fantacalcio.

Puntata n. 93

“Antò, è inutile!”
La gioia dipinta sul volto di Cassano, che dopo un attimo diventava disperazione, è l’unica scena toccante di una spedizione fallimentare e imbarazzante. S’e fatto un gran parlare, prima e durante, dei problemi, degli errori, delle sfortune. Adesso le chiacchiere stanno a zero, come la credibilità della Federazione, dell’allenatore e della maggior parte dei giocatori azzurri. Trapattoni ha fatto il suo tempo e lo ha fatto male; parentesi Moreno a parte, mondiali ed europei sono stati pessimi. Trap ha dimostrato di non essere più in grado di condurre una partita dal punto di vista tattico e di non sapere selezionare i giocatori giusti da portare e schierare. Dal Giappone al Portogallo sono cambiati alcuni protagonisti, ma la costante è rimasta: NON GIOCO, NON GRUPPO, DEL PIERO.
Detto questo è lampante come vengano a mancare i presupposti di una riconferma del tecnico, tantomeno la sua uscita a testa alta. Quale sia il motivo e la natura di questo suo amore incondizionato verso Del Piero, rimarrà un mistero. Quale sia la forza oscura che lo ha spinto perfino nel dopo Bulgaria a dichiarare che il suo Alessandro “è in crescita”, sarà uno di quegli enigmi irrisolti della nostra storia. Ad ogni modo, sono problemi loro e non dovevano ne dovranno mai più essere i nostri. Sia ben chiaro al prossimo commissario tecnico, che sia Lippi, Gentile o chiunque altro.
Da chi ripartire con entusiasmo e speranza è cosa facile: ANTONIO CASSANO!
Il suo valore non è una scoperta, eppure non sembra superfluo ribadirlo, considerato il suo mancato impiego nell’under 21 e quello colpevolmente part time nella nazionale maggiore. Poteva essere l’europeo di Antonio; non glielo hanno permesso. Il suo valore è tanto più grande se consideriamo il silenzio nel quale ha preparato questo appuntamento, mentre i colleghi sbraitavano, cazzaravano, sputavano… Antonio ha fatto le sue valigine, molto meno pesanti ed ingombranti di quelle degli altri, piene di colpe e rimpianti. Con lui si salvano Buffon, Zambrotta e a qualche lunghezza Panucci. Il resto della truppa, a livelli più o meno gravi, ha torto quanto Trapattoni e Carraro.
Il 2-2 scandinavo non costituisca un alibi! Avevamo le capacità e l’obbligo di non trovarci in quella situazione. Il biscotto l’avremmo fatto anche noi; l’abbiamo fatto più volte in passato e ci saremmo ripetuti senza imbarazzi. Mi direte che vista la deficienza di questo gruppo, forse non ci saremmo neanche riusciti, finendo per perdere 2-1…
Il biscotto fa parte del calcio, che teniamolo a mente, non è uno sport. Prevede un’attività fisica, ma non è sport. Non più! Chi ancora lo crede tale è fuori dal mondo.
Ciò non toglie che danesi e svedesi non meritano plausi, anzi, d’ora in poi mi saranno molto meno simpatici, anche perché i proclami d’onestà ed i successivi sberleffi potevano risparmiarceli. È per questo motivo che, se improvvisamente il nostro bel paese la smettesse in massa di fare le fortune “ad esempio”, dell’impero Ikea, così per burla, mi riterrei un pelino sollevato.
Spero vadano fuori entrambe e presto! Un’anatemino piccolo piccolo… per burla, per ridere… come hanno fatto loro…
L’Europeo continua senza l’Italietta e spero ci riservi qualche bella partita, cosa sempre più rara. Non smetteremo di seguirlo, anzi… ma adesso devo andare, sto facendo le valige…
Partirò all’alba per il Portogallo, col cuore in ansia per un amico. Ho fatto delle ricerche, ho scoperto delle cose. Non posso dire altro per ora, ma ho il terribile presentimento che il nostro Caccianinho, a sua insaputa, si stia cacciando nei guai. Mi metterò sulle sue tracce, vado a prenderlo per riportarlo a casa!
Se lo trovo…
Obrigado!

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