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Il Grillo parlante

La voce di Gabriele per i lettori del Corriere del Fantacalcio.

Puntata n. 91

“Antò, fa caldo!”
Immagino sia stato pressappoco questo lo spessore tecnico delle indicazioni trapattoniane prima di gettare nella mischia Antonio Cassano, investendolo della carica di salvatore della patria, quando ormai gli alfieri di quella patria s’erano sciolti al sole. Tutta la scienza, la tattica e le chanches italiane sono riassunte in questo teorema: Faccio giocare quelli che mi sono più simpatici. Se poi le cose vanno male, entra Gattuso, Cassano e al limite Fiore.
Tutto qua! Davvero! Non c’è altro. Niente schemi, niente gioco, ma solo l’affidarsi alle doti individuali dei più simpatici (a lui). Quando i simpatici non sono in vena, sentono caldo, gli “bruciano” i piedi o gli rode qualcos’altro, emergono tutte le approssimazioni di un’organizzazione che è inaccettabile oltre che improponibile. E lunedì faceva caldo, ci bruciavano i piedi e a qualcuno rodeva qualcosa. Quando è entrato Cassano ha sofferto il caldo pure lui. Fine delle spiegazioni!
Domanda: vi risulta che i danesi provengano da un paese con clima torrido? Deve essere così, altrimenti come spiegare che ci saltavano al doppio della velocità sin dal primo minuto?
Peccato perché stavolta avevano pure cantato l’inno sti ragazzi… ma dov’è la sorpresa? Se andiamo a rivedere la storia della nazionale targata Trap, dall’era premondiale ad oggi, ogni volta che il tasso tecnico dei nostri avversari è stato un pelo superiore ad un Azerbaijan o ad una Moldavia, l’Italia ha sofferto il caldo, anche d’inverno. E allora diventa palese che, scarsa vena dei nostri strumentisti a parte, è il direttore d’orchestra che proprio non va! Mi spiace perché è simpatico, ma proprio non va, non va, non va!
Mentre sto scrivendo, dai titoli del Tg1 apprendo che Trapattoni annuncia due novità a centrocampo. Mi viene in mente Pirlo (ma poi annunciano che non è lui); se invece fosse, sarei d’accordo, magari ci andrà meglio, ma è il concetto di base che non cambia. Quando tutto è affidato al caso, sperare che all’improvviso nasca un gioco e che sia vincente… non è proprio il caso. Questa mentalità ormai è superata e dispiace ancor di più perché proporre qualcosa di diverso non richiederebbe una grande scienza; parliamoci chiaro, non è che in giro si vedano chissà quali meraviglie, basta poco con la squadra che abbiamo. Qualche schema Trap, ti prego, copiali, fatteli mandare da qualcuno ma il caso no, basta. Anche perché se il caso sono i lanci lunghi di Panucci e Cannavaro, viene meno perfino quella comunque piccolissima percentuale di casualità che il caso ci sia favorevole. Come CASO si fa a non capirlo!?
Detto questo non intendo di certo scagionare i ragazzotti azzurri, impacciati e colpevolmente assenti di fronte alle riserve del nostro campionato.
Puntualmente, al secondo incontro, siamo già alla partita della vita. Incontreremo la Svezia che ha ben impressionato contro la Bulgaria. È chiaro che sono preoccupato, lo saranno anche gli azzurri, tuttalpiù che l’altro incontro del girone sarà disputato nel pomeriggio. Come se non bastasse, conoscendo il risultato ci sentiremo autorizzati a fare calcoli…
Come fa caldo… beato il Crema che se ne va in giro per locande…
Obrigado!

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