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Puntata n. 23
E bravi! No, nessuna sorpresa, era già tutto scritto in quel lurido copione dal titolo “FIFA World Cup 2002”. Roba da fare impallidire il “melenso” angolo del Lercio. Il guaio è che noi italiani, fregnoni congeniti, una speranziella in fondo al cuore la teniamo sempre. Se poi ci si mette pure Buffon a parare rigori e Vieri a portarci in vantaggio…Già, perché se fosse stata solo una partita di calcio, malgrado le nostre pecche, l’avremmo sicuramente spuntata noialtri. Purtroppo la gara è stata tale per un paio di minuti appena, poi, seguendo alla lettera il citato copione, si è trasformata in qualcosa di molto diverso. “Again 1966” ci avevano scritto, quei minchioni vestiti di rosso, in barba a quel fair play tanto caro ai vertici mafiosi, appropriandosi indebitamente di una vittoria degli acerrimi nemici del nord. Ci snobbavano preoccupandosi già di come fare fuori la Spagna ai quarti; loro, che sono cresciuti seguendo le nostre partite alla Tv imparando solo a scimmiottare malamente i cori delle curve. Certe cose nel calcio vero si pagano, non scappi. Se si fosse giocato in qualsiasi altro posto al mondo li avremmo battuti, ma in quelle condizioni proprio non potevamo scamparla. C’è ancora chi si chiede il perché di tanti “orrori arbitrali” nei nostri confronti. Signori miei, è colpa del calendario. Sin dall’inizio eravamo sul loro cammino, il buon Ranucci (uno con le palle) l’ha detto chiaramente che la Corea è potente e sa come muoversi in certi ambienti. Io me le ricordo le Olimpiadi di Seoul e le lacrime dei nostri pugili “segati” da giudici corrotti in favore di certi pipponi coreani. E sin dall’inizio hanno provato a farci fuori, senza pudore, con l’arroganza di chi ha la certezza di rimanere impunito, approfittando della disarmante e colpevole pochezza politica della nostra Federazione. La variabile impazzita dell’Ecuador che ha battuto la Croazia li ha costretti a tenderci l’agguato di Daejeon. Per riparare al loro affronto, i poveri ecuadoriani hanno dovuto fornirgli il boia; è stato come sparare sulla Croce Rossa senza pietà! Del resto quali remore puoi aspettarti da uno stronzo che per pranzo si cucina il proprio cane?E infatti un cane ci hanno mandato, camuffato e pure male da arbitro, bello grassottello, che spinto forse dalla promessa di non essere servito come piatto forte in qualche ristorante, si è reso protagonista di tutto lo scibile in fatto di torti arbitrali. È inutile che ve li elenchi, dal momento che ognuno di noi li avrà bene impressi nella memoria per sempre. Il Sig. Moreno, ammesso che sia il suo vero nome, non è affatto un dilettante con poca esperienza come ho sentito dire da qualcuno, al contrario, è un valente professionista del suo mestiere; un sicario apparso dal nulla e che nel nulla tornerà, per nascondersi in qualche recondito e ameno sito del pianeta e godersi i proventi del suo operato, ignaro tuttavia, che a breve dilapiderà le sue fortune (inutilmente) in medicine.
Il martirio che abbiamo subìto fa passare in secondo piano i tanti errori commessi da questa sfigata spedizione azzurra, anche perché parlare ora di tattiche, schemi e formazioni dopo aver visto le disastrose condizioni fisiche dei nostri, mi sembrerebbe ingeneroso. Piuttosto bisognerà capire, per il futuro, i motivi di tanto affanno, considerando che anche tutti gli stranieri che militano nel nostro campionato hanno fortemente deluso. Nonostante ciò, con i cinque gol scippati, saremmo ai quarti di finale e con un bottino di reti all’attivo tra i più pingui della nostra storia. Certo che ci hanno tartassato come mai nessuno lo è stato prima, ma se incazzarsi è lecito, scandalizzarsi no. Del resto abbiamo assistito, in scala mondiale, alle medesime porcate che ci propinano ogni domenica i “blatterini” del nostro bel paese, o no?Per noi è finita! Ci rimane un unico scopo ma di grande importanza: gufare a più non posso perché l’avventura mondiale di questi ladri mangiacani finisca quanto prima. Visto l’andazzo, trattasi di una missione difficilissima e per questo, con tutte le mie forze scaglierò uno dei miei terrificanti anatemi su questi disgustosi insetti rossi. Spagnolo nell’anima (e chi mi conosce sa quanto mi costi) vi saluto con un sentimento di tenue speranza perché fra quattro anni si giocherà in Europa, nel frattempo… vivremo dei soliti ricordi. Adios!
Elenco puntate:
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | 32 | 33 | 34 | 35 | 36 | 37 | 38 | 39 | 40 | 41 | 42 | 43 | 44 | 45 | 46 | 47 | 48 | 49 | 50 | 51 | 52 | 53 | 54 | 55 | 56 | 57 | 58 | 59 | 60 | 61 | 62 | 63 | 64 | 65 | 66 | 67 | 68 | 69 | 70 | 71 | 72 | 73 | 74 | 75 | 76 | 77 | 78 | 79 | 80 | 81 | 82 | 83 | 84 | 85 | 86 | 87 | 88 | 89 | 90 | 91 | 92 | 93 | 94 | 95 | 96 | 97 | 98 | 99 | 100 | 101 | 102 | 103 | 104 | 105 | 106 | 107 | 108 | 109 | 110 | 111 | 112 | 113 | 114 | 115 | 116 | 117 | 118 | 119 | 120 | 121 | 122 | 123 | 124 |