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Il Grillo parlante

La voce di Gabriele per i lettori del Corriere del Fantacalcio.

Puntata n. 37

Il miglior arbitro del mondo ci ha finalmente svelato la squadra che dovrà vincere il campionato. Non era difficile intuirlo, ma considerata la prepotenza di Moggi&Co, un piccolo dubbio che a Torino volessero bissare il successo dello scorso anno, era lecito mantenerlo. Invece, il buon senso ha prevalso, ed in nome della “grande alleanza”, si è optato per la scelta più giusta. Siamo tutti contenti! Del resto il Milan mancava l’appuntamento con la vittoria già da un po’ di tempo ed era quanto mai appropriato, suggellare con lo scudetto il grande lavoro svolto in questi anni.
A capo dello Stato c’è il milanista per eccellenza, il presidente della Federazione e quello della Lega sono rossoneri.
Mi sembra doveroso tributare a questi diavoletti doc, il giusto riconoscimento. Complimenti!Chiaramente il ruolo della Juventus non si esaurisce, anzi, assume ora connotati di enorme responsabilità: dovrà scortare il Milan sino al traguardo ed essere pronta a subentrargli, nel caso qualcosa andasse storto. Presumibilmente, per un certo periodo assisteremo ad un’alternanza in vetta alla classifica, ma poi vedrete che i bianconeri si assesteranno al secondo posto.
Archiviato il campionato di cosa parliamo? In verità di argomenti ne avrei tanti…potrei intrattenervi parlandovi di libri, musica e perché no, di cucina… ma non so come reagireste. Ho deciso di correre il rischio; confidando nella vostra apertura mentale, visto l’avvicinarsi delle feste, attingerò dal mio prezioso bagaglio culinario per donarvi una ricetta che mi pare appropriata alle circostanze: ZAMPONE IN UMIDO ALLA INZAGHI
INGREDIENTI
1 zampone (in commercio esistono vari tipi di zampone e cotechino. La ricetta in questione richiede rigorosamente lo zampone prodotto nel piacentino, che comprende oltre alla “zampa” anche il “gomito”)
lenticchie
passata di pomodoro
erbetta aromatica di S.
Siro (unica nel suo genere, conferisce alla preparazione un gusto particolare. Coltivata esclusivamente nella serra milanese di S. Siro, è divenuta negli ultimi tempi assai rara. In mancanza, potete sostituire con un battuto di sedano, carote e cipolle)
olio extravergine di oliva, aglio, sale, (pepe e peperoncino se graditi)

PREPARAZIONE
Mettete sul fuoco una pentola d’acqua. Raggiunta l’ebollizione, immergeteci lo zampone, non prima di averlo trattato per intenerire le parti più dure (battendo la parte anteriore, chiamata “mano” con una palla di cuoio, e la parte posteriore, chiamata “gomito”, con lo strumento tradizionale chiamato “musodizebina”). Per la buona riuscita è fondamentale che questa operazione sia fatta in modo deciso e intenzionale. Fate cuocere per 90 min.
Nel frattempo fate un soffritto con olio, aglio e l’erbetta di S.
Siro e aggiungete la passata. Salate, aggiungete un pizzico di pepe (ottime allo scopo le chiacchiere di Controcampo) e fate cuocere a fuoco medio. A parte avrete lessato le lenticchie. Scolatele e versatele insieme al sugo e allo zampone tagliato a fette in un unico pentolone. Coprite con un coperchio e finite la cottura a fuoco vivo per qualche minuto di “recupero” (2/3 min. a seconda delle sostituzioni e soprattutto di chi vince). Servite “a caldo” con fette di pane berluscato.
Un piatto così importante richiede un vino importante. Accompagnate con un buon rosso toscano, dal carattere secco e deciso, rigorosamente di “collina” (dicono sia il migliore del mondo).
Il tocco di classe.
unite alle lenticchie i classici fagioli messicani (quelli neri). La preparazione assumerà un’elegante colorazione rossonera.
Buon appetito, e fatemi sapere…

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