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Puntata n. 14
EUROPEO: SVEZIA – 1992: LA SORPRESA DANESE | |
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Sul fronte calcistico, la Francia arrivava dalle qualificazioni con un record perfetto, avendo vinto tutte le otto gare disputate, di cui quattro con nazionali forti quali Spagna e Cecoslovacchia. Dodici delle venti reti erano state realizzate dai suoi attaccanti più importanti, Jean-Pierre Papin ed Eric Cantona. Italia fuori - Altrove, la mappa politica stava cambiando. L’Unione Sovietica, nota temporaneamente come CSI (Comunità degli Stati Indipendenti) prima che sparisse anche come tale, si qualificava davanti all’Italia senza perdere una gara. Danimarca ripescata - Gli orrori in Bosnia, e le conseguenti sanzioni delle Nazioni Unite tennero la squadra jugoslava fuori dalle finali in un periodo cui aveva alcuni dei migliori giocatori che avesse mai prodotto: Dejan Savicevic, Dragan Stojkovic, Zvonimir Boban, Robert Prosinecki, Davor Suker, Robert Jarni, Sinisa Mihajlovic, Predrag Mijatovic. Nove delle 24 reti realizzate negli incontri di qualificazione portavano la firma di Darko Pancev, l’ultima macchina da gol europea. I secondi classificati nel gruppo della Jugoslavia furono invitati a prendere il suo posto nella fase finale, ma dopo le tre sconfitte patite ad EURO 1988 e con Michael Laudrup che si rifiutava di giocare per il nuovo Ct, nessuno si aspettava troppo dalla Danimarca. Finale – 26 Giugno 1992 (Ullevi - Gothenburg) DANIMARCA 2-0 GERMANIA 18’ Jensen, 78’ Vilfort La favola danese – rientrati in fretta e in furia dalle vacanze e catapultati in campo senza una preparazione adeguata, i danesi superano il girone ai danni di Francia ed Inghilterra, battono in semifinale l’Olanda ai calci di rigore e sgretolano la Germania campione del mondo nella finalissima di Goteborg. Impresa impensabile alla vigilia. |
Danimarca |
EUROPEO: INGHILTERRA – 1996: GOLDEN GERMANIA | |
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Quale paese migliore per ospitare le fasi finali dei Campionati Europei di calcio di quello che diede il gioco del calcio all’Europa? Sedici squadre, il doppio rispetto all’edizione precedente, furono divise in quattro gruppi: le prime due di ogni gruppo accedevano ai quarti di finale, introdotti per la prima volta nel torneo. Vi erano anche altre novità: la posizione delle squadre a parità di punti sarebbero state decise non dalla differenza reti, ma dal risultato dello scontro diretto. Inoltre, le fasi ad eliminazione diretta avrebbero visto l’introduzione del “golden gol” per la prima volta in una competizione internazionale: il primo gol segnato nel corso dei tempi supplementari avrebbe deciso la partita. Come nella Coppa del Mondo, l’Inghilterra sperava di ribaltare le deludenti statistiche del torneo, vincendolo in casa. Il Ct Terry Venables chiamò alcuni giovani talenti (Darren Anderton, Steve McManaman, Jamie Redknapp, e i fratelli Neville, Phil e Gary), ma la squadra dipendeva ancora da Paul Gascoigne e dai suoi guizzi a centrocampo, mentre il fiuto del gol di Alan Shearer pareva essersi esaurito. Il fattore campo avrebbe dovuto rivelarsi decisivo se l’Inghilterra voleva vincere qualcosa per la prima volta in 30, ma il sogno inglese svanisce in semifinale contro la Germania. Finale – 30 Giugno 1996 (Wembley – London) REPUBBLICA CECA 1-2 GERMANIA 59’ Berger (rig.) (Repubblica Ceca) - 73’, 95’ Bierhoff (Germania) Golden Bierhoff – la sorpresa Repubblica ceca sembrava avere la vittoria in tasca, quando l’allenatore tedesco Berti Vogts faceva entrare in campo Oliver Bierhoff, il quale dimostrava quasi subito la sua forza nel gioco aereo. Una punizione dalla destra di Christian Ziege rimaneva a lungo in aria, ma il portiere ceco Petr Kouba non usciva, permettendo a Bierhoff di sovrastarlo e di segnare di testa. Si va ai supplementari. Questo fu il primo match internazionale di alto livello a essere deciso da un cosiddetto golden goal, tra l’altro uno dei gol più controversi a decidere una finale importante. Al limite dell’area, con le spalle alla porta, Bierhoff si voltava e faceva partire un sinistro senza grosse pretese che incocciava in Michal Hornak nella sua traiettoria verso Kouba. |
Klinsmann |
IL PERSONAGGIO: "CHI E' COSTUI?" |
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Chi ha già partecipato ad Amarcord, sa di cosa si tratta. Per i nuovi adepti, la spiegazione è semplice: è la gara, aperta a tutti, per aggiudicarsi il titolo di “Espertone” o meglio “Espertao”, indovinando di volta in volta, l’identità del personaggio misterioso. Ricordatevi che vale la prima risposta, quindi a scanso d’equivoci, pensateci bene prima di inviarla. Sarò spietato, ma un piccolo aiuto voglio darvelo: tutti i “Mister x” appartengono alla storia (nel bene o nel male) dell’edizione dei Campionati Europei rievocati nel CdF di appartenenza. Nel caso specifico 1992 o 1996. Rendiamo omaggio al Portogallo,che in quell’edizione si fermò ai quarti. U’ Mister X segnò un solo gol. Esito del gioco Sempre loro due! I Mister X erano lo spagnolo Santillana ed il russo Belanov. Bravi, come al solito, Francesco e Gianfranco. Davvero scarsini tutti gli altri. Classifiçao provvisoria: Francesco e Gianfranco 5, Fabrizio 1 |