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Puntata n. 10
EUROPEO: FRANCIA – 1960: VINCE l’URSS | |
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La formula iniziale prevedeva sfide a eliminazione diretta con partite di andata e ritorno fino alle semifinali, disputate presso il paese ospitante. Il grande impegno di Henri Delauney della Federcalcio francese per la nascita della UEFA e per il calcio europeo, fu premiato assegnando alla Francia l’organizzazione della fase finale della prima edizione, disputata nel 1960. Il trofeo porta ancora oggi il suo nome. La Coppa Europa per Nazioni conobbe serie difficoltà prima del suo calcio d’inizio: si rischiò addirittura l’annullamento per insufficiente numero di iscrizioni rispetto al minimo necessario di 16. Destino poi scongiurato da una serie di richieste di partecipazione dell’ultimo momento, anche se si registrò la totale assenza di tutte le federazioni delle isole britanniche. Debutto assoluto – In realtà la primissima partita venne giocata molti mesi prima, il 29 settembre 1958: ma questa gara era valida per la prima fase vera e propria, non per il turno preliminare. L’incontro in questione si svolse di fronte a 100.572 spettatori allo stadio Lenin di Mosca: l’URSS cominciò il suo cammino con un successo per 3-1 sull’Ungheria, bissato poi con un 1-0 nella partita di ritorno. Protesta spagnola – Nei quarti di finale l’Unione Sovietica ebbe la buona sorte dalla propria parte e contemporaneamente fu al centro della più importante controversia politica nella storia della competizione continentale: l’incontro successivo avrebbe dovuto essere Spagna-URSS, ma il Generale Franco e il suo governo di destra ritirarono la squadra dalla competizione. L’URSS, insieme a Jugoslavia, Francia e Cecoslovacchia, proseguì così il suo cammino verso la fase finale, che non avrebbe potuto essere giocata in un paese diverso dalla Francia. In semifinale i russi batterono la Cecoslovacchia per tre reti a zero, conquistando l’ingresso in finale contro la Jugoslavia. Finale – 10 Luglio 1960 (Parc des Princes – Paris) URSS 2-1 YUGOSLAVIA 49’ Metreveli, 113’ Ponedelnik (URSS) - 43’ Galic (Jugoslavia) Grande Jascin – L’URSS, dovette ringraziare di avere Lev Jascin fra i pali, uno dei più leggendari portieri di tutti i tempi. A 30 anni, all’apice della carriera, il “ragno nero” salvò più volte il risultato, soprattutto su alcuni bolidi scagliati da Kostic su calcio di punizione. |
Neto, Capitano dell’URSS |
EUROPEO: SPAGNA – 1964: VINCONO I PADRONI DI CASA | |
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La competizione si svolse nuovamente in base alla formula ad eliminazione diretta. Anche in questa edizione si registrò un momento di tensione dovuto a motivazioni politiche: la Grecia rifiutò di giocare contro l’Albania, paese con cui si trovava ufficialmente in guerra dal 1912. La Spagna, fermata 1-1 in casa dall’Irlanda del Nord, fu costretta a richiamare tutti i migliori giocatori, che militavano all’estero, per andare a vincere 1-0 a Belfast: con la rete di Francisco Gento gli iberici passarono da una possibile eliminazione alla soddisfazione di giocare in casa la fase finale del torneo. L’Eire non rappresentò un ostacolo in semifinale e la Spagna si impose per 7-1. In finale la Spagna batté quella stessa URSS che quattro anni prima aveva staccato il biglietto per la Francia senza colpo ferire, grazie al divieto del governo franchista di schierare la squadra. Finale – 21 Giugno 1964 (Santiago Bernabéu – Madrid) SPAGNA 2-1 URSS 6’ Pereda Ruiz De Temino, 84’ Martinez Cao (Spagna) - 8’ Khusainov (URSS) Suárez trascinatore – Gli spagnoli iniziavano con brio, poi subivano un pericoloso sbandamento ed infine sembravano tirare i remi in barca per lunga parte dell’incontro (“exageraciones defensivas”), proprio come in semifinale. In questa fase finale, tutti e quattro i gol della Spagna scaturirono da cross provenienti dalla destra. Nei primi minuti di gioco, proprio un lancio da destra del solito Luis Suárez veniva mancato clamorosamente da Edouard Mudrik: il pallone veniva invece colpito da Jesus Maria Pereda, che insaccava. La violenza dell’impatto fu tale da far letteralmente decollare il giocatore iberico sullo slancio e Lev Jascin non poté opporsi in alcun modo al tiro ravvicinato. |
Luis Suàrez |
IL PERSONAGGIO: "CHI E' COSTUI?" |
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Chi ha già partecipato ad Amarcord, sa di cosa si tratta. Per i nuovi adepti, la spiegazione è semplice: è la gara, aperta a tutti, per aggiudicarsi il titolo di “Espertone” o meglio “Espertao”, indovinando di volta in volta, l’identità del personaggio misterioso. Ricordatevi che vale la prima risposta, quindi a scanso d’equivoci, pensateci bene prima di inviarla. Sarò spietato, ma un piccolo aiuto voglio darvelo: tutti i “Mister x” appartengono alla storia (nel bene o nel male) dell’edizione dei Campionati Europei rievocati nel CdF di appartenenza. Nel caso specifico 1960 o 1964. La sua nazionale non si qualificò per la finalissima nonostante “Mister x” mise a segno 5 gol (capocannoniere del torneo assieme ad altri due giocatori). Esito del gioco Classifiçao provvisoria: 0 |