Il Corriere del Fantacalcio e le sue rubriche: il Grillo parlante, la Saga di Lucianone (Luciano Moggi), Amarcord, Fantamarcord. Sempre disponibili le probabili formazioni serie A in tempo reale e i giocatori indisponibili.

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La Saga di Lucianone

Liberamente ispirata al libro "Lucky Luciano" edito dalla KAOS-edizioni, dal quale sono tratte le parti racchiuse le parti in corsivo.

Puntata n. 4

Voltagabbana doc, Lucianone attraversa il Tevere nel momento più buio della società biancoceleste. Il 23 marzo 1980, infatti, l’Italia pallonara è investita da un clamoroso scandalo. In un maxi-blitz della Guardia di Finanza saranno arrestati quattro giocatori laziali (Giuseppe Wilson, Massimo Cacciatori, Bruno Giordano e Lionello Manfredonia), il presidente del Milan Felice Colombo e i rossoneri Enrico Albertosi e Giorgio Morini, ed altri calciatori di Perugia, Palermo e Genoa. Coinvolti in questo giro di risultati addomesticati, anche Ciccio Cordova, Giuseppe Savoldi, Oscar Damiani e Paolo Rossi. L’accusa per tutti è di truffa ai danni degli scommettitori del Totocalcio.
Lazio e Milan verranno retrocesse in serie B. Ufficialmente, Lucianone approda alla corte del presidente laziale Umberto Lenzini nel maggio di quell’anno, a cose fatte, anche se in via ufficiosa, la collaborazione era iniziata già da tempo. Alla Lazio Moggi sarà Direttore Sportivo, “una specie di mediatore, di trait d’union fra il presidente e i giocatori – uno che di pallone capisce più dei presidenti e di conti più dei giocatori – un mestiere inventato proprio da Moggi.”. È importante precisare che nello scandalo del calcioscommesse Lucianone non sarà coinvolto neppure marginalmente. “il nome di Moggi, infatti, non comparirà una sola volta nelle migliaia di carte processuali. Da mesi e mesi il mondo del calcio era scosso da stranezze, ambiguità, maneggi, le voci si rincorrevano ricche di dettagli, ma lui, l’onnipresente e onnisciente Lucianone, non ha mai sentito niente, non s’è mai accorto di niente, non ha mai sospettato niente. Anche perché nessuno lo ha mai interrogato.”
Gli anni che seguono sono un calvario per la Lazio. La squadra non riesce a ritornare nella massima serie e il nostro Lucianone capisce che è giunta l’ora di cambiare aria. Così, nella primavera del 1982, mentre i biancocelesti lottano per la promozione, lui in serie A ci torna da solo, come Direttore Sportivo del Torino. Con la “maglia” granata, il nostro eroe collezionerà una serie infinita di perle, soprattutto quando la indosserà per la seconda volta, di ritorno dai trionfi napoletani. Lucianone al Torino non arriva da solo; Sergio Rossi, il nuovo presidente, ha appena nominato come amministratore delegato della società un avvocato, tale Luciano Nizzola. I due Luciani legheranno subito, divenendo amici inseparabili!

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