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News n. 160 del 03/04/2006 21.00.53
TUTTI CONTRO TOSATTI!
Pesantissimo scontro verbale alla Domenica Sportiva nella tarda serata del 2 aprile: l'allenatore Carlo Mazzone, in diretta telefonica, ha avuto parole offensive nei confronti di Giorgio Tosatti, opinionista della Rai e del Corriere della Sera. Mazzone ha telefonato alla Ds per protestare dopo le critiche (tecniche) di Giorgio Tosatti. "Intervengo perché il signor Tosatti non perde occasione di criticarmi - ha detto Mazzone -. Ma lui si è fatto grande con suo papà, devo essere durissimo, io merito rispetto...". Il riferimento era nei confronti di Renato Tosatti, giornalista della Gazzetta del Popolo di Torino deceduto nella tragedia aerea di Superga nella quale scomparve il grande Torino. L'anno era il 1949, quando la televisione non esisteva nemmeno (ma forse questo Mazzone non lo sa...).
Tosatti, commentando i risultati negativi del Livorno, aveva solo sottolineato la stranezza della scelta di Spinelli di cacciare un Donadoni apprezzato da tutti e ingaggiare Mazzone, protagonista la scorsa stagione della retrocessione del Bologna. Poi Spinelli si era anche pentito di questa decisione... Mazzone era già nervoso nel pomeriggio, in serata poi ha telefonato alla Ds e ha attaccato, tra gli inutili tentativi di interromperlo della conduttrice Paola Ferrari: "Con un professionista come me che ha allenato per 39 anni, dalla C alla A, e ha vinto il campionato dell'onestà nel '79-'80 quando tutto il calcio italiano scommetteva, non mi sembra onesto comportarsi così, con verità inesistenti. E' ora di finirla". Tosatti ha replicato con garbo e fermezza ma Mazzone ha proseguito sulla sua linea ("io devo ringraziare la mia perseveranza, lei se è in tv ringrazi papà Tosatti: deve avere rispetto del sottoscritto"). "Se avessi la sua età mi vergognerei di dire certe, cose. Si faccia vedere", la controreplica di Tosatti, prima che la trasmissione togliesse la linea a Mazzone. Stop. Mazzone di recente è stato tirato in ballo anche da Luciano Gaucci che l'ha accusato con violenza in merito a una gara sospetta (e sotto inchiesta da parte della magistratura), ma in quel caso il tecnico aveva replicato in maniera molto morbida. Non risulta tra l'altro che abbia querelato l'ex numero 1 del Perugia. Domenica sera invece ha usato un tono assurdo, offendendo uno dei più stimati opinionisti di calcio che ci sono in Italia. Possibile adesso che le parole di Mazzone abbiano delle conseguenze.
Giorgio Tosatti ha replicato oggi, parlando a Radio Capital: "Io credo che sia necessario utilizzare le parole per quelle che sono. Non c'è stato uno scontro, c'è stata un'aggressione. Mi sono limitato a fare delle osservazioni piuttosto semplici, sull'andamento del Livorno con Mazzone e di quello che è successo a Bologna lo scorso anno con lo stesso tecnico. Sono dati, cifre. Lui mi ha aggredito, tra l'altro tirando fuori cose veramente vergognose. Parlare del vantaggio che io ho avuto dal fatto che mio padre sia morto... Non credo che rimanere orfano e povero a undici anni sia il massimo della vita". Tosatti ha concluso così: " Se uno ha questo nel suo animo, vuol dire che ha recitato sempre la parte del finto bonario e poi quando lo tocchi nel suo egocentrismo esasperato reagisce in un modo perlomeno volgare, vergognoso. Solo questo, non vale la pena dire altro". Parole da condividere in pieno.
Più pesante di Mazzone, è stato successivamente Zdenek Zeman, citato da Tosatti nel suo discorso sui cambi di allenatore: "Sono cose vecchie - ha affermato il tecnico del Brescia- perché Tosatti è da sempre schierato con la Juventus, con Moggi e Giraudo. Ha due padroni e sono quelli". Tosatti ha fatto immediatamente sapere che darà mandato ai suoi legali di procedere per via giudiziaria contro l'allenatore boemo.