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Puntata n. 4
Terzo anno: grande slam di Soddu
L’alba della terza stagione dell’UdF vede il definitivo abbandono del Biondo e di Torreggiani. A colmare la “lacuna”, viene chiamato il Bel Cristiano. Sarà proprio quest’ultimo a far tremare i veterani, seminando il panico tra tutti noi. Infatti, mentre preoccupatissimi, ci maledivamo per avergli aperto le porte, la matricola conduceva la sua squadra di belli alla conquista del titolo d’inverno. Nella seconda parte del campionato, l’inesperienza e le mille pressioni costrinsero Cristiano a lasciare il passo ai soliti protagonisti. Come l’anno precedente, a contendersi il triangolino furono Roberto e Gabriele più la “novità” Soddu, a rilevare idealmente Daniele, in fase di rilassamento dopo i primi due anni strepitosi.
Purtroppo, i ricordi di questo terzo anno sono offuscati e particolari aneddoti sfuggono alla memoria, anche perché abbiamo un po’ tutti cercato di rimuovere la stagione nella quale ebbe inizio la terribile tirannia di Fabrizio, protagonista della storica accoppiata campionato-coppa. I numeri ci raccontano che Soddu prese la testa nella 15° giornata, spalleggiato o comunque costantemente inseguito a breve distanza dal Crema. I Leoni di Gabriele, attardati di 10 lunghezze sino al ventunesimo turno, si resero protagonisti dell’ennesima commovente rimonta. Alla vigilia dell’ultima giornata, la classifica si presentava incertissima, e per la prima volta, con Roberto in pole position: Roberto 45, Fabrizio 43, Gabriele 42.
Vincevano i Leoni sul campo di Gianfranco, ma soprattutto vinceva Fabrizio su Daniele, mentre la radio trasmetteva il drammatico naufragio di Roberto, surclassato da Cristiano per 5-2. Così, Gabriele e Roberto, giunti ancora una volta ad un passo dal trionfo, appaiati a quota 45, dovettero chinare il capo al passaggio trionfale di Fabrizio. Cominciava ormai ad apparire chiaro, come la Coppa vinta l’anno precedente fosse stata solo l’inizio del più lungo ed incredibile ciclo vincente della storia dell’UdF.
L’altro ciclo…
Diciassette punti sotto Fabrizio, si apriva un altro ciclo, tutt’altro che vincente…. Fabio, grazie ad uno score di “tutto rispetto”, giungeva ULTIMO per la seconda volta su tre.9 vittorie, 2 pareggi e 17 sconfitte; solo dieci punti nelle ultime 14 partite, questi gli inquietanti numeri che consegnarono Ciso al pubblico ludibrio.
Classifica finale 97/98:
Fabrizio 46, Roberto e Gabriele 45, Gianfrancoe Cristiano 39, Pietro 35, Daniele 34, Fabio 29
La Coppa Italia
Soddu, già si è detto, quell’anno vinse anche la Coppa Italia, siglando una straordinaria accoppiata mai ripetuta da nessun altro. A farne le spese, come in campionato, lo sfortunato Roberto, superato nella doppia finale (1-1, 1-3) dal nuovo Signore del Fantacalcio.
In principio fu... Daniele
Casale, Pro Vercelli, Scorsonelli…. In comune hanno l’aver scritto le prime pagine di una storia ed in comune hanno l’aver imboccato tanti anni fa il viale del tramonto. Daniele Scorsonelli, a quei tempi “Conatino”, per gli amici più intimi, è l’indiscusso protagonista dei primi due anni dell’Università del Fantacalcio. È stato il primo campione della nostra storia, bissando l’anno seguente, dando a tutti l’impressione di essere imbattibile.
Fantacalcisticamente scrivendo, a lui mi legò un sentimento d’odio e amore, dettato dal ritrovarmelo costantemente tra i piedi quando la vittoria sembrava possibile, ma sempre con il rispetto e la stima dovuta ad un rivale leale. Abbandona l’UdF dopo quattro stagioni, per motivi mai del tutto compresi, quando le sue gesta cominciavano ad esser offuscate dall’Impero Soddu. Troppe pressioni? Non si riconosceva in un fantacalcio che andava evolvendosi verso nuovi insospettati canali? Motivi di bilancio? Quest’ultima ipotesi potrebbe essere percorribile. Nonostante i suoi successi, infatti, tutti ricordano certi “affari” capaci di far impallidire il caso Lentini, come l’acquisto del milanista Vieira, pagato 40.000 lire e mai utilizzato. Oppure, semplicemente, come fanno certi grandi, una volta capito che il filone di bucio di culo andava esaurendosi, volle uscire di scena prima che la sua immagine vincente fosse del tutto svanita. In ogni caso, tra lo stupore di tutti e la gioia di alcuni, Daniele annunciò il proprio ritiro alla vigilia del quinto campionato, per passare a “miglior vita…”.
Oggi, sposato e padre di un bellissimo bambino, cela dietro un impiego nel campo informatico la sua vera attività di intermediario nello spaccio e consumo di materiale pornografico. In tal senso, grazie alla frequentazione assidua della “vastità dell’universo di internet”, collabora saltuariamente con il CdF, in veste di fornitore di culi, tette e curiosità varie. Sono passati tanti anni da quando il suo vocione non riecheggia nelle sale della nostra sede e a volte, sottovoce, si è accennato invano ad un possibile ritorno, ma l’Albo d’Oro è lì a parlare chiaro, riservando un posto d’onore nella Hall of Fame al primo bi-campione della nostra storia.