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Il Corriere del Fantacalcio e le sue rubriche: il Grillo parlante, la Saga di Lucianone (Luciano Moggi), Amarcord, Fantamarcord. Sempre disponibili le probabili formazioni serie A in tempo reale e i giocatori indisponibili.



La Saga di Lucianone

Liberamente ispirata al libro "Lucky Luciano" edito dalla KAOS-edizioni, dal quale sono tratte le parti racchiuse le parti in corsivo.

 

Puntata n. 7

 

Nell’estate del 1988, Lucianone può cimentarsi nel campo a lui più congeniale, il calciomercato. Per prima cosa acquista Alemao e Crippa, come al solito tra le polemiche. Riesce ad “incartarla” perfino a Jesus Gil, presidente dell’Atletico Madrid e di certo non uno di primo pelo, il quale dopo aver perso Alemao, dirà di Moggi: “un despota con atteggiamenti da Humphrey Bogart nel ruolo di gangster… Lui è venuto a Madrid con l’idea che qui siamo tutti coglioni.” Definiti gli acquisti, Lucianone si dedica “agli agnelli sacrificali additati come responsabili del grande pasticcio e gettati in pasto alla tifoseria.”
Ferrario viene escluso dalla preparazione estiva (otterrà la rescissione del contratto e il risarcimento danni), come Bagni, che “dopo mesi di tira e molla, a novembre lo vende all’Avellino, benché fino all’ultimo sembrasse intenzionato a dirottarlo a Torino. – Il giocatore rivelerà: mentre Moggi parlava in Tv di un passaggio al Torino, sapeva che io lo stavo aspettando in un albergo di Caserta per firmare il contratto con l’Avellino. – Dieci anni dopo, Bagni diventerà commentatore televisivo e sarà molto attento a criticare le prestazioni della Juventus moggiana.” Giordano viene ceduto all’Ascoli da dove dichiara: “Hanno dato alla gente quattro nomi da accusare – ci hanno fatto firmare una dichiarazione con su scritto che non volevamo scendere in campo, ma non era vero. In cambio ci hanno promesso un aiuto, ci avrebbero trovato una sistemazione.” Queste, ed altre dichiarazioni scottanti, inducono la Federazione ad avviare un’inchiesta. Il Napoli proclama il silenzio stampa, Lucianone fa finta di niente. “All’inizio del 1989, il Napoli lotta con l’Inter per lo scudetto, ed è in corsa per la Coppa Uefa. Ma altre polemiche, voci e sospetti lo accompagnano come un’ombra. – A maggio si gioca la finale di andata tra Napoli e Stoccarda. Vince il Napoli, grazie a un inesistente calcio di rigore inventato dall’arbitro greco Germanakos. – Poche ore dopo la partita, alle 4 di notte, i giornalisti Roberto Beccantini e Stefano Bizzotto vedono lo stesso arbitro e i suoi due guardalinee rientrare in uno dei migliori alberghi di Napoli – con tre avvenenti accompagnatrici: è il metodo-Moggi che verrà poi replicato a Torino.” Il Napoli quell’anno vincerà la Coppa Uefa. Un commosso Moggi durante la premiazione riceve i complimenti dal presidente della Lega calcio: Luciano Nizzola. In campionato, i partenopei arrivano secondi, ma si rendono protagonisti dell’ennesimo caso: le truppe moggiane affrontano l’Ascoli dell’amico Rozzi prive di ben sette titolari, e durante la gara, il secondo portiere, viene addirittura schierato nel ruolo di centravanti. L’Ascoli, in piena lotta salvezza, vince due a zero.
Finito il campionato, un esausto Ottavio Bianchi lascia il passo. “Al suo posto viene ingaggiato Alberto Bigon, fedelissimo di Moggi.”

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Elenco puntate:

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