Salta ai contenuti o alla mappa del sito

Il Corriere del Fantacalcio e le sue rubriche: il Grillo parlante, la Saga di Lucianone (Luciano Moggi), Amarcord, Fantamarcord. Sempre disponibili le probabili formazioni serie A in tempo reale e i giocatori indisponibili.



La Saga di Lucianone

Liberamente ispirata al libro "Lucky Luciano" edito dalla KAOS-edizioni, dal quale sono tratte le parti racchiuse le parti in corsivo.

 

Puntata n. 14

 

Sempre Torino, sempre Lucianone. Dopo le “calde notti”, ecco un altro capitolo dell’opera moggiana al Toro.
Nel rutilante mondo del calcio italico li chiamano “giocatori fantasma” o “calciatori lenzuolo”. Sono giovanissimi, hanno visto il pallone solo all’oratorio, ma vengono acquistati da grandi società come se fossero dei promettentissimi talenti. In realtà trattasi di un espediente per giustificare illeciti movimenti di denaro. Anche lo scandalo dei calciatori-fantasma salta fuori da uno dei mille rivoli della mega inchiesta sul Torino di Borsano. A rivelarcelo, il solito ragionier Matta.
Dall’inchiesta della magistratura vengono alla luce decine di ragazzi che il campo di gioco non l’hanno visto mai, ma che risultano pagati fior di miliardi e inseriti in passaggi di giocatori veri. È il caso di Alessandro Palestro (1.140 milioni di lire), figlio della segretaria della società granata e residente a Bruxelles, o quello di Marco Vogna (1.100 milioni). Ad ogni acquisto o cessione di un calciatore, spiega Matta, corrispondeva una quota di compenso occulto, non dichiarato e coperto, appunto, da un cartellino-lenzuolo. Documenti fasulli, contratti da magliari, dunque, firmati Luciano Moggi.
Gli avvocati di Moggi riescono a dimostrare che il trucco dei giocatori fantasma non danneggia le casse dello Stato: la cessione di giocatori, infatti, gode di un’aliquota Iva agevolata, mentre con quelle transazioni le società pagavano l’Iva ordinaria. Niente frode fiscale, dunque. Rimane però l’accusa per i reati di scritture contabili false e fatturazioni fasulle.

Lucianone è senza scampo? Macché! Per evitare guai peggiori, cavalcando un codice penale vetusto, si affretta a pagare poche lire a titolo di oblazione, Una specie di multa preventiva, utilissima per estinguere il reato. Scrive il Gip: “Non ricorrono i presupposti per una pronuncia assolutoria con ampia formula – si è trattato di irregolarità gravi, numerose e ripetute…”
Ma dal momento che Moggi e Borsano hanno sganciato la ridicola cifra di trecentomilalire a testa, il giudice Caprioglio, il 20 giugno 1994, dichiara “non luogo a procedere, perché il reato è estinto per intervenuta oblazione”.

Ma quanto è fortunato Lucianone…

Top ▲

Elenco puntate:

1 |  2 |  3 |  4 |  5 |  6 |  7 |  8 |  9 |  10 |  11 |  12 |  13 |  14 |  15 |  16 | 

Top ▲