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Il Corriere del Fantacalcio e le sue rubriche: il Grillo parlante, la Saga di Lucianone (Luciano Moggi), Amarcord, Fantamarcord. Sempre disponibili le probabili formazioni serie A in tempo reale e i giocatori indisponibili.



La Saga di Lucianone

Liberamente ispirata al libro "Lucky Luciano" edito dalla KAOS-edizioni, dal quale sono tratte le parti racchiuse le parti in corsivo.

 

Puntata n. 16

 

L’esperienza granata volge al termine e Lucianone deve trovare una sistemazione transitoria in attesa di tornare a Torino, stavolta alla corte juventina. Dove può far danni in poco tempo togliendosi qualche soddisfazione? Certo, alla Roma!
La notizia del ritorno di Moggi alla Roma suscita un vespaio di polemiche. La società giallorossa ha due padroni, il palazzinaro Pietro Mezzaroma e l’industriale Franco Sensi. Quest’ultimo apprende dell’ingaggio di Moggi, deciso da Mezzaroma, a cose fatte. Le tensioni fra i due esplodono in guerra aperta. – Lucianone se la ride: la consulenza romana per meno di un anno gli porta in tasca poco meno di un miliardo-. Il campionato della Roma “moggizzata” comincia male. A ottobre Mezzaroma vuole già cacciare l’allenatore Carlo Mazzone – ma Sensi lo difende e diventa pallido solo a sentire il nome di Moggi.
A novembre, la guerra intestina tra i due presidenti si risolve con la vittoria di Sensi. Mezzaroma si fa da parte e Sensi rimane il padrone unico della Roma. La permanenza di Lucianone nella capitale è a forte rischio, ma tanto lui sta contando i giorni che lo separano dal ritorno alla Juve.
Le voci del trasloco di Lucianone alla corte degli Agnelli si fanno più insistenti all’inizio del 1994. al punto che un gruppo di tifosi juventini espone allo stadio Delle Alpi uno striscione anti-Moggi piuttosto eloquente: “No ai granata e ai mercenari senza onore.”
Cambieranno idea di lì a poco…
Il trasloco di Moggi dalla Roma alla Juventus, nella primavera del ’94, è un altro capolavoro dell’ex ferroviere. Fin dal dicembre ’93, nella veste di consulente giallorosso, Moggi sta trattando l’ingaggio del centrocampista portoghese Paulo Sousa, al quale è interessata anche la Juve. A metà aprile il colpo di scena: il giocatore firma per la squadra bianconera. la reazione del presidente romanista è velenosa: “O Moggi è un incapace, oppure… Era da dieci giorni che gli avevo detto: vai a Lisbona e firma. O si è fatto fregare oppure c’è sotto qualcosa.” Altri pettegolezzi riguardano il passaggio di Ciro Ferrara dal Napoli alla Juve, a dispetto del lungo corteggiamento da parte della Roma.
Come è andato davvero il caso Sousa lo racconta da Lisbona il procuratore del giocatore, Josè Veiga, confermando che Moggi, nel trattare Paulo per la Roma, ha volutamente tirato le cose in lungo favorendo la Juve: “I contatti li ho tenuti con Moggi. Da tre mesi gli dicevo: Chiudi la trattativa, che ci sono altre squadre interessate. Ma lui rispondeva: Aspetta, se domenica prossima battiamo il Lecce, arrivo e firmo… Se domenica prossima battiamo il Cagliari… Se domenica prossima… Rinviava sempre, al punto che io e Sousa non ne potevamo più e abbiamo firmato con la Juve alle stesse condizioni.” - Lucianone ha preso due piccioni con una fava, non si scompone: “Non ci vedo niente di scandaloso se altri si sono infilati in un affare che la Roma poteva fare o non fare.”

Il 18 giugno, in una puntata del “Processo ai Mondiali”, direttamente dagli studi newyorkesi, Con il consumato servilismo che lo coglie ogni qual volta nomina Moggi, l’Aldone nazionale si scappella all’entrata in studio di Lucianone: “Ecco, arriva qui da noi Luciano Moggi, che è passato alla Juventus!”

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Elenco puntate:

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