Il Corriere del Fantacalcio e le sue rubriche: il Grillo parlante, la Saga di Lucianone (Luciano Moggi), Amarcord, Fantamarcord. Sempre disponibili le probabili formazioni serie A in tempo reale e i giocatori indisponibili.

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Fantamarcord

In occasione del decennale dell'Università del Fantacalcio, un romanzo a puntate che non potete perdere perchè spesso da noi la realtà straccia la fantasia.

Puntata n. 6

Quinto anno: l'apoteosi di Soddu

Settembre 1999. Giulio Agricola registra per la prima volta l’assenza di Daniele; al suo posto arriva Maurizio, una sorta di Herrera moderno con delle teorie ben precise. La prima metà del campionato elegge Gianfranco e Pietro “reginetti” d’inverno, seguiti ad una sola lunghezza da Gabriele. Soddu non desta una grande impressione, distanziato e poco incisivo. Maurizio paga lo scotto della “matricolanza” girando la boa all’ultimo posto. Soddu poco incisivo... sembra vero... Il tiranno risale velocemente la classifica affacciandosi per la prima volta al comando alla 18° giornata, dopo una breve reggenza dei Leoni, ma è Gianfranco che lo rimuove la settimana successiva. È corsa a tre, con Gabriele che lentamente si stacca e Fabrizio che risponde colpo su colpo a Gianfranco, capolista sino allo scontro diretto della 24° giornata, dove i suoi sogni s’infrangono. Soddu vince 2-1, passa in testa e ci rimane sino alla fine, conquistando il terzo scudetto consecutivo. Un dominio imbarazzante, una supremazia senza pari, uno strapotere mortificante... per gli altri!

Classifica finale 99/00:
Fabrizio 48, Gianfranco 45, Gabriele e Pietro 41, Cristiano e Maurizio 33, Fabio 32, Roberto 29

La Coppa Italia
Non c’è storia nemmeno in coppa. Soddu possiede facoltà extraterrene. Quel che dice fa, quel che vuole accade e non c’è modo di opporsi. Cisotto ci prova nella doppia finale, ma lo spettacolo è avvilente. Fabrizio ipoteca all’andata con un corsaro 3-1 e poi gioca come il gatto col topo nel rocambolesco ritorno che si conclude con un effimero 3-4. Per la seconda volta Soddu compie l’impresa di aggiudicarsi scudo e coppa, suggellando un ciclo vincente impressionante. Escludendo il primo anno, dove le circostanze rendevano impossibile ogni velleità, nei successivi quattro, Fabrizio non è rimasto mai a digiuno, conquistando 3 scudetti e 3 Coppe Italia. Il più grande di tutti i tempi!

Gli altri
Gianfranco, che stavolta ci aveva davvero creduto, giunge secondo, seguito da Gabriele e Pietro. Maurizio si salva dall’onta grazie ad un dignitoso finale. La scomoda etichetta di ULTIMO tocca a Roberto. I numeri solitamente parlano chiaro, ma la 5° stagione dell’UdF rappresenta una curiosa eccezione: Gabriele, giunto terzo a sette punti, vanta una migliore differenza reti rispetto a Soddu, ma in sostanza le forze si equivalgono. Gianfranco, addirittura, chiude con la migliore difesa e di gran lunga con il miglior attacco. Ma Soddu è Soddu...

Pietro l'impareggiabile
Nessuno avrebbe immaginato, salutando il Biondo, di poter vedere superare ogni suo record in sede di precarietà e inaffidabilità... Ogni week-end, da nove anni, il campionato rischia il tracollo, ogni week-end, da nove anni, il campionato si salva in corner, ma ogni week-end, da nove anni, ringrazio il destino per averci donato l’impareggiabile Pietro. Se il Crema (in assoluto il maggiore beneficiante) con i suoi numeri, potesse risalire a quante volte Pietro abbia giocato in dieci o in nove, per non andare oltre, rimarremmo basiti. Pietro Spirito, detto Pippo, è celebre per l’evanescenza fantacalcistica senza pari, che lo ha portato nel corso degli anni a schierare giocatori infortunati, squalificati o addirittura appartenenti ad altri. In passato, i suoi risultati potevano giungere anche dopo 2 o 3 giorni e con un’attendibilità dubbia, soprattutto quando era opposto a colleghi tuttora poco eruditi in fatto di regolamenti. Se da Vicepresidente, dovrei condannare tutto ciò, confesso un debole per Pietro e per il rischio insito nella sua presenza. Entrando nel “tecnico”, da sempre lega le sorti della sua squadra a quelle della Lazio. Tale insano integralismo lo ha portato a schierare 10 biancocelesti su 11 spesso e volentieri. Non so se sia riuscito mai a metterne 11 su 11, ma ricordo una partita giocata contro di lui: la Lazio giocava il sabato pomeriggio; alle 17:45 il suo match si era già esaurito ad eccezione di Cozza. Ad ogni modo, almeno nelle intenzioni, è apprezzabile il suo faticoso impegno nel partecipare a tutte le competizioni facoltative. Gli aquilotti non gli hanno fruttato un granché. Al suo attivo troviamo un solo trofeo, la Coppa Italia vinta nella stagione 2000/01. Il miglior piazzamento in campionato è il secondo posto del 2003 a pari merito con il sottoscritto, al quale contese il premio in pecunia nello spareggio, vincendolo.
Sposato e padre della meravigliosa Giulia, assorbito dai mille oneri e affermato venditore di cucine chic, lotta attualmente con Maurizio per non arrivare ultimo. Comunque vada, Pietro è parte fondamentale della nostra storia; speriamo resista per altri dieci anni...

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