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Il Corriere del Fantacalcio e le sue rubriche: il Grillo parlante, la Saga di Lucianone (Luciano Moggi), Amarcord, Fantamarcord. Sempre disponibili le probabili formazioni serie A in tempo reale e i giocatori indisponibili.



Amarcord

Una rubrica che saprà regalarvi un sorriso facendovi rivivere il calcio ed i suoi protagonisti di un tempo.

Non stupitevi di ricordare momenti o personaggi che credevate di aver posto per sempre in un angolo buio della vostra memoria. Eccoli riaffiorare più veri che mai!

 

Puntata n. 13

 

Amarcord: puntata n. 13
EUROPEO: FRANCIA – 1984: ALLEZ LE BLEU
Come sempre, i padroni di casa erano dati per favoriti. La Francia, che ospitava la manifestazione per la seconda volta, aveva probabilmente la migliore squadra di sempre soprattutto a centrocampo. Le preoccupazioni venivano, come al solito, dall’attacco, reparto in cui la Francia non riusciva a produrre un vero e proprio bomber dai tempi di Just Fontaine. Ma ci pensava Platini, con le sue reti, a compensare questa carenza; in Italia, era stato il capocannoniere della Serie A per tre stagioni consecutive. Per quanto riguarda l'Italia, era campione del mondo in carica, ma non era riuscita a qualificarsi alla fase finale dell’Europeo, avendo vinto soltanto una gara su otto nelle qualificazioni, l’ultima in casa di Cipro. La vincitrice del girone, la Romania, aveva punti forti e punti deboli come, del resto, la maggior parte delle altre finaliste: Spagna, Portogallo, Belgio, Jugoslavia. In finale arrivarono proprio i padroni di casa e la Spagna, reduce da un vero e proprio miracolo nelle qualificazioni, contro Malta. Le furie rosse, infatti, per qualificarsi alla fase finale dovevano battere i maltesi con uno scarto di undici reti. Passati in vantaggio, fallivano un rigore, consentendo ai maltesi di pareggiare, ma alla fine vincevano per 12-1!
Finale – 27 Giugno 1984 (Parc des Princes - Paris)
FRANCIA 2-0 SPAGNA

57’ Platini, 90’ Bellone
L’errore di Arkonada – Svolta della partita avveniva per un errore, il più importante della carriera dell’involontario protagonista. Salva metteva giù Bernard Lacombe appena fuori l’area di rigore e il suo intervento era giudicato falloso, ma il calcio di punizione di Platini non era dei migliori, il suo tiro basso aggirava la barriera e terminava tra le braccia di Luis Arkonada. Il portiere spagnolo si era prodotto in salvataggi ben più difficili quella sera, riscattando la sua nervosa prestazione nei precedenti Mondiali 1982 disputati in casa. Ma, mentre si piegava per raccogliere il tiro, si tirava addosso la palla che scivolava in rete alle sue spalle, nonostante un ultimo, disperato tentativo di riagguantarla. Il regalo di un capitano ad un altro minava lo spirito che aveva sostenuto la squadra spagnola nel corso del torneo. Nonostante Santillana continuasse la sua sfida aerea, per la restante mezz’ora di gioco gli spagnoli rimanevano sulla difensiva fino al colpo di grazia di Bellone.
Platini
Platini

Amarcord: puntata n. 13
EUROPEO: GERMANIA – 1988: SUPER OLANDA
Dopo la bruciante eliminazione del 1984, la Repubblica Federale Tedesca si aspettava di fare grandi cose, ora che finalmente ospitava il torneo per la prima volta. Dopo aver raggiunto due finali mondiali consecutive, questa volta con un grande del calibro di Franz Beckenbauer in panchina, la Germania rafforzava la squadra con giocatori come Jürgen Klinsmann, Jürgen Kohler e Thomas Berthold, e poteva contare anche su Rudi Völler, al rientro dopo un infortunio. La squadra ospitante era fortissima. Il nuovo Ct dell’Italia Azeglio Vicini inseriva parecchi giocatori della sua Under 21, squadra che aveva ottenuto ottimi risultati: Paolo Maldini, Riccardo Ferri, Gianluca Vialli, Roberto Mancini. L’Unione Sovietica, più matura e molto forte in attacco, era l’immagine speculare della squadra del 1975; costruita, come sempre, intorno alla Dinamo Kiev e guidata da Valerii Lobanovskyi. La sorpresa maggiore arrivò dall'Olanda, i cui talenti quasi eguagliavano la mitica squadra di Johan Cruyff e compagni: Ruud Gullit, Marco Van Basten, Frank Rijkaard, Ronald Koeman, Gerald Vanenburg e il veterano Arnold Mühren erano solo preoccupati di essere stati sorteggiati nel gruppo più difficile, con l’Inghilterra, l’URSS e l’EIRE.
Finale – 25 Giugno 1988 (Olympiastadion – Munich)
URSS 0-2 OLANDA

32’ Gullit, 54’ Van Basten
Il gol più bello – Alla finale approdarono Olanda, vittoriosa nella semifinale contro la Germania e Russia, qualificatasi ai danni dei ragazzi di Vicini. I tulipani, passati in vantaggio con Gullit, ipotecavano al 54’ grazie al gol più bello della storia degli Europei; un tiro al volo da posizione decentrata di Van Basten.
Marco Van Basten
Marco Van Basten

 

Chi è costui?
IL PERSONAGGIO: "CHI E' COSTUI?"
Chi è costui? Chi ha già partecipato ad Amarcord, sa di cosa si tratta. Per i nuovi adepti, la spiegazione è semplice: è la gara, aperta a tutti, per aggiudicarsi il titolo di “Espertone” o meglio “Espertao”, indovinando di volta in volta, l’identità del personaggio misterioso. Ricordatevi che vale la prima risposta, quindi a scanso d’equivoci, pensateci bene prima di inviarla. Sarò spietato, ma un piccolo aiuto voglio darvelo: tutti i “Mister x” appartengono alla storia (nel bene o nel male) dell’edizione dei Campionati Europei rievocati nel CdF di appartenenza. Nel caso specifico 1984 o 1988.
Maglie simili, nazionali diverse. Poco incisivi, ma accomunati dall’esser arrivati ad un passo da…
Esito del gioco
Finalmente si muove qualcosa! Mentre Gianfranco e Francesco non sbagliano un colpo, dietro di loro spunta Soddu. Alessandro allo sbando, sbaglia ancora. U’ Mister x era Gerets, mitico “barbone” della nazionale belga.
Classifiçao provvisoria: Gianfranco e Francesco 3, Fabrizio 1.

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Elenco puntate:

1 |  2 |  3 |  4 |  5 |  6 |  7 |  8 |  9 |  10 |  11 |  12 |  13 |  14 |  15 | 

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